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Perché mai l’essere figlio di qualcuno (per esempio di italiani) dovrebbe garantire dei diritti? E perché mai il luogo dove si nasce (per esempio in Italia) dovrebbe garantire dei diritti? Il lettore non mi fraintenda. Ben venga lo ius soli. È giusto che chi nasce e chi vive da tempo in Italia abbia gli stessi […]
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Da Italia oggi del 07/07/2017
La legge sui minori che hanno vissuto il dramma familiare del femminici*** è stata bloccata
Al Senato è rissa sugli orfani
Sconfessati i deputati che l'avevano votata all'unanimità
di Carlo Valentini Twitter: @cavalent
Misteri della politica. Una legge approvata all'unanimità alla Camera, quindi con tutte le forze politiche concordi e votanti, è ora oggetto di una rissa al Senato. Cosى nonostante il periodo pre-estivo di forcing per il parlamento, il provvedimento non compare in calendario e rischia di non arrivare al traguardo prima della fine della legislatura.
Il fatto è che a rimetterci sono i ragazzi che vivono un dramma, quello del femminici***, che li segnerà per tutta la vita. Oggi sono senza tutele, lasciati a loro stessi nella difficoltà di cicatrizzare quanto è successo.
La legge approvata dalla Camera cercava di porvi rime***. Ma ora in commissione giustizia, al Senato, arriva l'altolà. Motivo? I benefici sono estesi anche ai minori che vivono all'interno delle unioni civili. Su questo si è avvitato un tiraemolla che di fatto sta bloccando la legge: il Pd non transige dall'estensione della tutela a tutti i minori, indipendentemente dal tipo di famiglia in cui vivono, Forza Italia e Lega sostengono che si tratta di un modo surrettizio per riconoscere la legittimità dei figli nelle coppie di fatto. Risultato: questi ragazzi, pressoché tutti in famiglie etero, rischiano di restare sotto la tutela del padre-uccisore, espropriati della pensione e dei beni della madre, senza una presa in carico da parte di servizi specializzati.
Spiega il senatore forzista Francesco Nitto Palma: «Noi vogliamo rapidamente licenziare la legge a tutela degli orfani dei crimini domestici ma vogliamo una legge tecnicamente corretta e che non sia lo strumento per ufficializzare normativamente i figli delle unioni civili, ciٍ che già è stato bocciato dal Senato». Ribatte il senatore Pd Sergio Lo Giudice: «ب davvero inconcepibile che non si vogliano tutelare i minori rimasti orfani in seguito a crimini domestici».
Diversità di vedute. Cosى la legge che poteva essere votata in sede deliberante dalla commissione e quindi finire il suo iter parlamentare dovrà essere discussa dall'aula e se gli onorevoli erano andati d'amore e d'accordo nell'approvarla, i senatori si stanno accapigliando. Peccato che di mezzo ci siano degli orfani.
Secondo una ricerca coordinata dalla psicologa e criminologa (docente all'università della Campania) Anna Costanza Baldry negli ultimi 10 anni in Italia sono 1.600 i bambini la cui mamma è stata uccisa dal papà, il quale è in carcere se non si è suicidato. In Europa è stato coniato il termine switch-off, ovvero «spenti», per indicare i bambini che hanno assistito al massacro delle madri.
«Molti convivono», spiega Anna Costanza Baldry, «con uno straziante senso di colpa perché credono di non aver fatto abbastanza per salvare la madre. Se non hanno parenti a cui essere affidati finiscono nel «sistema», migranti tra case famiglie, istituti e comunità, i più «fortunati» sono dati in adozione, con scarsi sostegni economici per chi li accoglie e ancora più scarsi sostegni psicologici».
Questi minori rischiano di continuare ad essere tre volte orfani: della madre morta, del padre in carcere e dello Stato che non li tutela. Cosa prevede la legge? Il gratuito patrocinio e l'assistenza legale a spese dello Stato sia per il processo penale che civile, la pensione di reversibilità ai figli delle vittime senza obbligo di restituzione, cancellando il diritto alla reversibilità (ma anche all'eredità) da parte di chi è ritenuto colpevole del femminici***. In pratica il godimento di questi diritti passa dal colpevole dell'omici*** ai figli. Inoltre sono previsti il congelamento dei beni di colui che ha commesso il delitto in modo che essi possano essere utilizzati per il sostentamento dei figli, l'istituzione di un fondo di solidarietà finalizzato all'erogazione di borse di stu***, il diritto di rientrare nella quota di riserva prevista per l'assunzione di categorie protette e, nel caso portino il cognome del genitore condannato per l'uccisione della madre, la possibilità di cambiarlo. Questi provvedimenti valgono anche (ed è il motivo della rissa al Senato) per i figli rimasti orfani all'interno di un'unione civile.
Secondo il dossier di SoS Stalking nel 2013 sono state 138 le donne assassinate «in famiglia», 110 nel 2014, 116 nel 2015, 110 nel 2016. «In pratica», dice Lorenzo Puglisi, presidente dell'associazione SoS Stalking, «a seconda degli anni viene uccisa dal partner una donna ogni 3/6 giorni». Le regioni con più femminicidi sono Lombardia, Lazio e Campania (tre delitti in ognuna). Nel 2015 sono rimasti orfani 118 bambini, 84 si sono aggiunti nel 2016, 38 nei primi mesi di quest'anno.
Dice Gelsomina Fiorenza, dell'associazione Lo Scrigno di Pandora: «ب necessario abbattere il muro del silenzio che avvolge gli orfani del femminici***. Quando succedono fatti di violenza i figli non fanno notizia, sono ritenute vittime secondarie. Nell'80% dei casi assistono alla violenza che porta alla madre uccisa e al padre in carcere (70%) o suicidato (30%). Essi hanno bisogno di una supporto psicologico ed economico che la società ha il dovere di prevedere».
La legge stava arrivando sulla scia della convenzione di Istanbul, che dovrebbe essere vincolante per l'Europa ma in realtà ogni Stato ne ha fatto una propria interpretazione legislativa. L'Italia vi ha aderito nel 2013 e quindi ci sono voluti 4 anni per elaborare il provvedimento e portarlo all'approvazione della Camera. Non è ancora legge e chissà se lo diventerà, nonostante l'ottimismo del ministro per gli Affari regionali con delega alla famiglia, Enrico Costa (Alternativa Popolare, cioè Alfano-Casini): «Si tratta di una norma significativa che certo non cancella le sofferenze di tante giovani vittime, ma che dà il segnale che lo Stato è attivo per tutelarle ed è loro vicino».
Il fatto è che se i senatori approveranno una legge diversa da quella votata dagli onorevoli essa dovrà tornare alla Camera e quindi il traguardo si allontana. Promette battaglia Vanessa Mele, 30 anni. Ne aveva 6 quando suo padre Pier Paolo Cardia, guardia forestale, uccise sua madre con la pistola di ordinanza. Condannato a 14 anni, ne ha scontati soltanto 8 ed è tornato in libertà, chiedendo e ottenendo di incassare le pensione di reversibilità della moglie. Vanessa appena diventata maggiorenne si è opposta, ha vinto questa battaglia giudiziaria, ora è in prima fila perché veda la luce una legge che non faccia più sentire soli i bambini che vivono quello che ha vissuto lei.
© Riproduzione riservata
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E cosi in Italia falliscono adozioni sia a livello nazionale che internazionale...
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Presentate le raccomandazioni dei ragazzi che vivono o hanno vissuto l'accoglienza "fuori famiglia". Durante una tavola rotonda diffusi i dati di una survey campionaria: per il 94% l'esperienza in comunità è stata un'opportunità di cambiamento. Tra i nodi la richiesta di un accompagnamento verso la maggiore età e il sostegno allo studio
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Le statistiche dicono che i suicidi sono diminuiti, di fatto c'è una depressione fortissima in giro e poche sono le persone che chiedono aiuto.
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Che storia triste. Per tutti i suoi personaggi...
Per la povera ragazzina deceduta che probabilmente cercava di dimenticare, nello sballo di un'ora, il dolore per la mamma scomparsa prematuramente. Ed anche per i suoi sventurati amici, che probabilmente non erano pienamente consapevoli di ciٍ che facevamo, e i cui genitori adesso verseranno lacrime amare...
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succede. perchè si predilige la Comunità!! credo che una famiglia affid. che ha cresciuto un ragazzino, non lu butti per strada a 18 anni!! Certo si fa fatica, certo cessa l"erogazione del contributo, ma una famiglia resiste e prosegue..la comunità, che vede il bambini come un mezzo per..incassare..ovvio che non se lo tiene a gratis..un 18enne da mantenere...perde ogni attrattiva!!!
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