Amici buongiorno,
una riflessione: giriamo e rigiriamo, ci iscriviamo a gruppi, ne creiamo altri, ci mandiamo messaggi in chat e alla fine siamo quasi sempre gli stessi in ogni gruppo; è come se ci fosse un nocciolo duro di persone con la smania, la bramosia, quasi, di condividere, di capire, di confrontare le proprie esperienze, parlare delle proprie difficoltà, farsi carico di quelle degli altri, cercare una spalla a cui appoggiarsi e offrire la propria per il medesimo scopo.
Abbiamo questa esigenza di essere coinvolti e di coinvolgere.
Sentiamo il bisogno di avere un punto di riferimento a cui poter guardare, una risorsa a cui accedere in caso di bisogno.
Ma allora perché non provare a mettere in piedi qualcosa di più strutturato? Perché limitarsi a scrivere due righe ogni tanto?
Siamo persone che hanno in comune una cosa talmente forte, importante e grande che ci rende insicuri, che ci obbliga a cercare appoggi.
Ma allora, che senso ha contunuare a chiedere aiuto alla cieca? Perché affidarsi al caso?
AGGREGHIAMOCI.
Uniamoci tutti formando una società di persone che, alla base, hanno un motivo di vita unitario (l'adozione) e che portino ognuno la propria esperienza di vita e anche, perché no, professionale.
Formiamo una corporazione, una congragazione, una associazione, una setta (chiamatela come volete); un gruppo di soggetti unito da uno stesso interesse che si danno aiuto reciproco anche sotto altri aspetti sociali e della vita quotidiana.
Fra di noi c'è chi è avvocato, commerciante, medico, architetto, muratore, geometra, pittore, chi lavora presso uffici comunali, INPS, ministeri: allarghiamo la nostra disponibilità agli aspetti di tutti i giorni; USIAMOCI per darci una mano sia dal punto di vista morale che da quello materiale.
Se stiamo cercando un dentista magari ne troviamo uno che ha adottato in Cambogia e potremmo risparmiare qualche cosa; se dobbiamo dipingere casa, possiamo acquistare il materiale da chi, fra noi, ha una ferramenta e una bimba ucraina e far fare il lavoro a un pittore che ha dato mandato per una coppia di fratelli peruviani.
Aiutiamoci e sosteniamoci nel percorso adottivo; parliamoci delle nostre difficoltà, delle nostre aspettative, delle nostre delusioni, delle nostre emozioni riguardo al tema "adozione". Sfruttiamoci per comprendere questo mondo e per poter essere più sereni e meno insicuri per il bene nostro e dei nostri figli; allo stesso momento pensiamo di venirci incontro anche sotto gli aspetti materiali della vita.
Già so che la critica (o meglio: il dubbio) che sorge spontaneo è: perché creare un'altra associazione di famiglie quando ne esistono cosى tante?
Ed in effetti la domanda è legittima. Cosa darebbe di nuovo e di diverso una nuova associazione di famiglie adottive che già non possa essere riscontrato in quelle esistenti?
Proviamo a rispondere.
Ogni associazione è attiva sul suo territorio con iniziative, seminari, incontri formativi, riunioni con operatori o fra genitori adottanti e famiglie che hanno completato il loro percorso.
Ogni associazione mette in campo le proprie risorse, la disponibilità degli organizzatori, la buona volontà dei soci nel mettersi a disposizione di chi si accinge ad intraprendere questa avventura o di chi, nel pieno del percorso pre o post adozione, abbia necessità di avere informazioni, consigli o sostegni di qualsiasi natura.
E questa era anche l'idea di base che mi ha fatto pensare alla creazione dell'associazione COMPAGNI DI VIAGGIO.
E nello stesso tempo mi si è immediatamente proposta la domanda: perché una nuova associazione che fa le stesse cose delle altre? Una nuova entità del genere non ha molta utilità.
E allora, cosa fare di diverso dalle altre?
Cos'è che non c'è già fra i tanti servizi offerti dalle tante organizzazioni, strutture, associazioni, gruppi di auto-aiuto?
La risposta che mi sono dato è questa.
L'Associazione COMPAGNI DI VIAGGIO dovrebbe essere:
1.un punto di incontro fra le varie associazioni esistenti, creando magari pagine web informative per le singole zone geografiche e dunque diventare uno spazio a cui attingere per conoscere le varie iniziative proposte dai vari gruppi in un certo territorio;
2.un luogo per la codivisione di informazioni e aggiornamenti sulle varie realtà legate al tema "adozione" come, ad esempio, i modus operandi dei vari tribunali minorili pittosto che l'elenco delle strutture sanitarie che forniscono servizi dedicati per i bambini stranieri;
3.una vetrina che possa essere utilizzata magari dai vari enti autorizzati per la presentazione delle proprie strutture e iniziative;
4.un atlante geografico, in cui cercare informazioni riguardo al paese dei nostri figli;
5.una piazza in cui proporre iniziative di qualsiasi natura ad un numero di soggetti sicuramente maggiore di quello riscontrabile - tranne alcune eccezioni - fra le piccole realtà locali.
6.un posto in cui "fare numero" e andarci a proporre come "gruppo" per ottenere anche agevolazioni di tipo economico;
7.una bacheca virtuale in cui i soci delle singole associazioni possano proporsi per offrire i propri servizi professionali a condizioni di favore verso gli altri associati;
Scusate se tendo a porre fortemente l'accento sugli aspetti di natura commerciale , ma credo, sopratutto in considerazione momento di profonda crisi economica attualmente in corso nel nostro Paese, che anche darci una mano o trovare un modo per risparmiare nelle normali attività della vita quotidiana sia un modo per permetterci di vivere il percorso dell'adozione in maniera un pٍ più serena.
Pensate inoltre al peso che una associazione con migliaia di iscritti puٍ avere anche nei confronti della classe politica nella valutazione e nell'indirizzamento delle scelte di natura sociale e sulle iniziative dedicate alle famiglie (mi viene subito in mente la riproposizione della richiesta della totale gratuità della adozione internaziononale).
Vi ripeto il mio appello:
AGGREGHIAMOCI. tutti formando una società di persone che, alla base, hanno un motivo di vita unico (l'adozione)
USIAMOCI per darci una mano sia dal punto di vista morale che da quello materiale.
Se il progetto vi interessa e se pensate si possa cominiciare ad abbozzare un qualcosa di più preciso, aderite e mandatemi i vostri dati e i vostri riscontri all'indirizzo mail [email protected] o compilando il modulo all'indirizzo:
E' in fase di costruzione anche un sito internet in cui dar corpo al tutto
Di nuovo: aspetto i vostri riscontri e le vostre considerazioni.
Emilio Di Giacomo
una riflessione: giriamo e rigiriamo, ci iscriviamo a gruppi, ne creiamo altri, ci mandiamo messaggi in chat e alla fine siamo quasi sempre gli stessi in ogni gruppo; è come se ci fosse un nocciolo duro di persone con la smania, la bramosia, quasi, di condividere, di capire, di confrontare le proprie esperienze, parlare delle proprie difficoltà, farsi carico di quelle degli altri, cercare una spalla a cui appoggiarsi e offrire la propria per il medesimo scopo.
Abbiamo questa esigenza di essere coinvolti e di coinvolgere.
Sentiamo il bisogno di avere un punto di riferimento a cui poter guardare, una risorsa a cui accedere in caso di bisogno.
Ma allora perché non provare a mettere in piedi qualcosa di più strutturato? Perché limitarsi a scrivere due righe ogni tanto?
Siamo persone che hanno in comune una cosa talmente forte, importante e grande che ci rende insicuri, che ci obbliga a cercare appoggi.
Ma allora, che senso ha contunuare a chiedere aiuto alla cieca? Perché affidarsi al caso?
AGGREGHIAMOCI.
Uniamoci tutti formando una società di persone che, alla base, hanno un motivo di vita unitario (l'adozione) e che portino ognuno la propria esperienza di vita e anche, perché no, professionale.
Formiamo una corporazione, una congragazione, una associazione, una setta (chiamatela come volete); un gruppo di soggetti unito da uno stesso interesse che si danno aiuto reciproco anche sotto altri aspetti sociali e della vita quotidiana.
Fra di noi c'è chi è avvocato, commerciante, medico, architetto, muratore, geometra, pittore, chi lavora presso uffici comunali, INPS, ministeri: allarghiamo la nostra disponibilità agli aspetti di tutti i giorni; USIAMOCI per darci una mano sia dal punto di vista morale che da quello materiale.
Se stiamo cercando un dentista magari ne troviamo uno che ha adottato in Cambogia e potremmo risparmiare qualche cosa; se dobbiamo dipingere casa, possiamo acquistare il materiale da chi, fra noi, ha una ferramenta e una bimba ucraina e far fare il lavoro a un pittore che ha dato mandato per una coppia di fratelli peruviani.
Aiutiamoci e sosteniamoci nel percorso adottivo; parliamoci delle nostre difficoltà, delle nostre aspettative, delle nostre delusioni, delle nostre emozioni riguardo al tema "adozione". Sfruttiamoci per comprendere questo mondo e per poter essere più sereni e meno insicuri per il bene nostro e dei nostri figli; allo stesso momento pensiamo di venirci incontro anche sotto gli aspetti materiali della vita.
Già so che la critica (o meglio: il dubbio) che sorge spontaneo è: perché creare un'altra associazione di famiglie quando ne esistono cosى tante?
Ed in effetti la domanda è legittima. Cosa darebbe di nuovo e di diverso una nuova associazione di famiglie adottive che già non possa essere riscontrato in quelle esistenti?
Proviamo a rispondere.
Ogni associazione è attiva sul suo territorio con iniziative, seminari, incontri formativi, riunioni con operatori o fra genitori adottanti e famiglie che hanno completato il loro percorso.
Ogni associazione mette in campo le proprie risorse, la disponibilità degli organizzatori, la buona volontà dei soci nel mettersi a disposizione di chi si accinge ad intraprendere questa avventura o di chi, nel pieno del percorso pre o post adozione, abbia necessità di avere informazioni, consigli o sostegni di qualsiasi natura.
E questa era anche l'idea di base che mi ha fatto pensare alla creazione dell'associazione COMPAGNI DI VIAGGIO.
E nello stesso tempo mi si è immediatamente proposta la domanda: perché una nuova associazione che fa le stesse cose delle altre? Una nuova entità del genere non ha molta utilità.
E allora, cosa fare di diverso dalle altre?
Cos'è che non c'è già fra i tanti servizi offerti dalle tante organizzazioni, strutture, associazioni, gruppi di auto-aiuto?
La risposta che mi sono dato è questa.
L'Associazione COMPAGNI DI VIAGGIO dovrebbe essere:
1.un punto di incontro fra le varie associazioni esistenti, creando magari pagine web informative per le singole zone geografiche e dunque diventare uno spazio a cui attingere per conoscere le varie iniziative proposte dai vari gruppi in un certo territorio;
2.un luogo per la codivisione di informazioni e aggiornamenti sulle varie realtà legate al tema "adozione" come, ad esempio, i modus operandi dei vari tribunali minorili pittosto che l'elenco delle strutture sanitarie che forniscono servizi dedicati per i bambini stranieri;
3.una vetrina che possa essere utilizzata magari dai vari enti autorizzati per la presentazione delle proprie strutture e iniziative;
4.un atlante geografico, in cui cercare informazioni riguardo al paese dei nostri figli;
5.una piazza in cui proporre iniziative di qualsiasi natura ad un numero di soggetti sicuramente maggiore di quello riscontrabile - tranne alcune eccezioni - fra le piccole realtà locali.
6.un posto in cui "fare numero" e andarci a proporre come "gruppo" per ottenere anche agevolazioni di tipo economico;
7.una bacheca virtuale in cui i soci delle singole associazioni possano proporsi per offrire i propri servizi professionali a condizioni di favore verso gli altri associati;
Scusate se tendo a porre fortemente l'accento sugli aspetti di natura commerciale , ma credo, sopratutto in considerazione momento di profonda crisi economica attualmente in corso nel nostro Paese, che anche darci una mano o trovare un modo per risparmiare nelle normali attività della vita quotidiana sia un modo per permetterci di vivere il percorso dell'adozione in maniera un pٍ più serena.
Pensate inoltre al peso che una associazione con migliaia di iscritti puٍ avere anche nei confronti della classe politica nella valutazione e nell'indirizzamento delle scelte di natura sociale e sulle iniziative dedicate alle famiglie (mi viene subito in mente la riproposizione della richiesta della totale gratuità della adozione internaziononale).
Vi ripeto il mio appello:
AGGREGHIAMOCI. tutti formando una società di persone che, alla base, hanno un motivo di vita unico (l'adozione)
USIAMOCI per darci una mano sia dal punto di vista morale che da quello materiale.
Se il progetto vi interessa e se pensate si possa cominiciare ad abbozzare un qualcosa di più preciso, aderite e mandatemi i vostri dati e i vostri riscontri all'indirizzo mail [email protected] o compilando il modulo all'indirizzo:
E' in fase di costruzione anche un sito internet in cui dar corpo al tutto
Di nuovo: aspetto i vostri riscontri e le vostre considerazioni.
Emilio Di Giacomo
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