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Il comitato di famiglie adottive UFAI (Unione Famiglie Adottive Italiane)

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  • Il comitato di famiglie adottive UFAI (Unione Famiglie Adottive Italiane)

    In questa prima "discussione" ci presentiamo...

    Durante l’intero iter adottivo, LA FAMIGLIA, attore principale di tutto il processo è relegata al semplice ruolo di comparsa.
    Questo comitato nasce per colmare un vuoto: la mancanza di un gruppo di riferimento, ESCLUSIVAMENTE COMPOSTO DA FAMIGLIE che possa colloquiare con le istituzioni, contribuendo al necessario cambiamento .

    Solo un gruppo cosى formato puٍ rappresentarne vera voce e reale esperienza diretta e puٍ diventare STRUMENTO PREZIOSO di confronto per le istituzioni.

    In tutto il cammino adottivo, irto di ostacoli e colpi di scena, fra speranze e attese, la coppia è sola.
    Sola nell’affrontare la scelta, nell’ottenere il decreto, nell’attendere una chiamata, nello scegliere l’ente.
    Sola nell’attesa che il telefono squilli, nell’affrontare la produzione della spropositata mole di documenti richiesti, spesso assurdi.
    Sola nel gestire i bambini una volta a casa e nell’affrontare l’inserimento nella scuola.

    Anzi, ERA sola.

    Il web ha cambiato molte cose.
    Le coppie si sono cercate, conosciute, aiutate.
    Hanno imparato a scambiarsi informazioni, sostenersi e confrontarsi.
    A poco a poco sono nati gruppi di condivisione e mutuo sostegno.
    Questo progetto nasce da uno di questi gruppi, da un gruppo di amici di percorso, lontani miglia fisicamente ma molto vicini nel condividere scelte, progetti, idee ed esperienze.
    Con un grande obiettivo: aiutare altre famiglie a realizzare il loro stesso sogno.
    E insieme COSTRUIRE UN CAMBIAMENTO.

    Il 29 novembre 2014 abbiamo fatto conoscere a tutte le famiglie adottive e non, il nostro manifesto.
    Per tutti noi questo documento è importante poichè rappresenta la linea guida di UFAI, spiega a tutti cosa vogliamo fare, tutti insieme.

    Vi inviatiamo a leggerlo, condividerlo, cosi da farlo conoscere a più famiglie possibile.

    Ecco il link:
    Carissimi, pubblichiamo il MANIFESTO di UFAI “L’ADOZIONE CHE VORREMMO”, un documento programmatico che riassume per punti il cambiamento che vorremmo si operasse nel nostro paese per conferire alle famiglie adottive voce e rappresentatività ma sopratutto un cammino più trasparente e sostenibile. Questo documento è il frutto di tutte le idee...


    Apriremo in questo spazio diverse discussioni e invitiamo tutti voi a farlo, poichè è grazie allo scambio di informazioni e del processo di mutuo soccorso, che possiamo tutti insieme dare un grande contributo.

    Comitato famiglie adottive - Adottare un bambino, consigli, adozione nazionale e internazionale.

    Comitato famiglie adottive - Adottare un bambino, consigli, adozione nazionale e internazionale.

  • #2
    IL MANIFESTO UFAI - COSA VOGLIAMO FARE:

    Ecco il nostro manifesto.

    Rappresenta quello che vorremmo realizzare attraverso il nostro Comitato.

    Carissimi, pubblichiamo il MANIFESTO di UFAI “L’ADOZIONE CHE VORREMMO”, un documento programmatico che riassume per punti il cambiamento che vorremmo si operasse nel nostro paese per conferire alle famiglie adottive voce e rappresentatività ma sopratutto un cammino più trasparente e sostenibile. Questo documento è il frutto di tutte le idee...
    Last edited by famiglieadottive.it; 22-12-14, 10:38 .

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    • #3
      SCUOLA E FAMIGLIA - MIUR: LINEE GUIDA SUI BIMBI ADOTTATI

      La scuola è uno dei momenti della vita più importanti per i nostri figli. Per aiutare le famiglie adottive, il MIUR ha pubblicato delle linee guida che tutti gli istituti dovrebbero recepire. Utilizziamo il condizionale poichè sono linee guida, quindi non vi è nessun obbligo. UFAI vigilerà su questo punto.

      Queste quindi linee guida per gli allievi adottati. Speriamo che la Scuola sappia recepirle!

      Last edited by famiglieadottive.it; 22-12-14, 10:37 .

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      • #4
        I RIMBORSI ALLE FAMIGLIE ADOTTIVE (2012-2014)

        La questione dei rimborsi è da tempo sul tavolo della CAI e del Governo. Ora la legge di stabilità ha destinato alle adozioni internazionali 5 milioni di euro. Se inizialmente questo ha subito fatto esultare le famiglie adottive, poichè con questi soldi si vedeva concretizzare, finalmente, la possibilità di avere il tanto atteso "rimborso" di fine procedura, in realtà, guardando il numero di famiglie in attesa e i soldi stanziati, al momento i numeri dicono che a malapena si copriranno i rimborsi del 2011, ultimo anno che ha visto dei fondi stanziati per la CAI.

        Questo l'articolo uscito sul sito di Ai.Bi. che conferma i nostri timori.

        Purtroppo ne avevamo sentore...e l'articolo comparso sul sito di Ai.Bi. conferma come stanno veramente le cose.

        Neanche davanti al crollo vertiginoso delle adozioni internazionali la politica italiana si muove in modo deciso per salvare questa forma di accoglienza. Anziché dedicarle l’attenzione che merita e adottare un provvedimento specifico e di portata epocale, come una profonda riforma del sistema, i nostri governanti preferiscono confinare l’adozione internazionale all’interno di uno dei mille emendamenti alla Legge di Stabilità.

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        • #5
          LA RICETTA DELLA SBUROCRATIZZAZIONE A COSTI ACCESSIBILI A TUTTI:

          E siccome siamo sempre alla ricerca di notizie per informare sia i nostri iscritti sia tutte le famiglie italiane, ecco l'articolo dell'evento del 15 dicembre 2014 che ha avuto luogo a Roma.

          Adozioni internazionali: la ricetta della sburocratizzazione a costi accessibili a tutti:

          Si è svolta questa mattina, promossa dalla rivista Iter Legis diretta dal dottor Massimo De Meo, la tavola rotonda "Regione Lazio: quali interventi normativi per le adozioni internazionali?". L''incontro – riferisce un comunicato - è stata l'occasione per la presentazione e discussione delle ricerche normative e sociologiche in materia di adozioni internazionali, coordinate e sintetizzate dal Dottor Massimo Maria De Meo, per conto della Regione Lazio. Nel corso del dibattito è intervenuta anche la consigliera regionale Daniela Bianchi che ha illustrato i principi generali della sua proposta di legge in materia di interventi a sostegno delle coppie adottive, di imminente presentazione. Ne hanno discusso l’On. Rita Visini, Assessore alle Politiche Sociali della Regione Lazio e la Dottoressa Silvia Della Monica, Presidente della Commissione per le adozioni internazionali (CAI) della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “La Regione Lazio – ha osservato il direttore della rivista Iter Legis Massimo Maria De Meo - ha un grande patrimonio di professionalità e disponibilità nelle pubbliche amministrazioni comunali, regionali, nel mondo del volontariato e degli enti autorizzati per le adozioni internazionali, affinato da anni di proficua collaborazione tra i servizi territoriali, il Tribunale dei Minorenni e gli operatori privati degli enti”.

          “Per venire incontro a queste potenzialità e richieste di maggior coinvolgimento, in sintonia con quanto emerso dalla recente indagini tra i cittadini del Lazio, serve – ha proseguito il direttore di Iter Legis - un ulteriore sforzo congiunto, tra il settore pubblico e privato, per snellire e razionalizzare le procedure, garantendo una maggiore accessibilità ai servizi, riducendo i costi diretti ed indiretti che gravano sulle famiglie degli aspiranti genitori adottivi”. “La mia Proposta di Legge regionale vuole intervenire sulle tante criticità relative alle adozioni internazionali”, ha rilevato la consigliera regionale del Gruppo Per il Lazio, Daniela Bianchi che ha aggiunto: “Le lungaggini burocratiche, la crisi economica delle famiglie italiane rimangono gli ostacoli più difficili da superare. La mia proposta punta a creare una rete di servizi sanitari, sociosanitari, scolastici con l’obiettivo di mettere in collegamento tutti gli attori che si occupano di adozione per fornire informazioni certe alle famiglie. Si vuole facilitare l'inserimento dei bambini con percorsi scolastici idonei e aiutare i genitori in difficoltà con un fondo regionale per prestiti”. “A coordinare tutto il percorso di adozione e post-adozione sarà, secondo la proposta, il “Servizio Regionale per le Adozioni”, un’interfaccia pubblica di coordinamento che fornirà informazioni e assistenza alle famiglie e supporterà i vari attori ed enti coinvolti. La presentazione della proposta di legge è solo un’ulteriore tappa del percorso di partecipazione che nei mesi scorsi ha coinvolto il Care, i G.I.L.A., le associazioni e i vari enti. Con loro vogliamo creare – ha concluso Bianchi - un presi*** costante di sostegno di genitori e bambini che vivono la bellissima esperienza dell'adozione internazionale”.
          “L'obiettivo della Giunta Zingaretti per le politiche sociali del Lazio è quello di riformare il welfare mettendo le persone al centro del sistema e puntando su servizi e interventi sociali multidimensionali e aderenti ai bisogni dei cittadini. In questo quadro – ha detto l’Assessore alle politiche sociali della Regione Lazio Rita Visini- uno dei temi più urgenti da affrontare è quello delle adozioni. I risultati delle ricerche che sono state presentate oggi ci restituiscono indicazioni preziose su quali sono le necessità più sentite da parte degli organismi che si occupano del percorso di adozione e delle famiglie che lo vivono, cosى come sul quadro normativo e sulle buone prassi di altre regioni italiane e di altri paesi”. “Sono indicazioni che la proposta di legge di Daniela Bianchi raccoglie puntando a dare risposte efficaci ai nodi che il sistema presenta oggi: un Sistema regionale per le adozioni che faccia da riferimento centrale, un forte investimento sull'accompagnamento post adozione e il sostegno economico alle coppie che vogliono adottare sono proposte importanti che – ha concluso l’assessore Visini - possono aiutarci a fare del Lazio una regione amica dei bambini e delle famiglie adottive".
          E' intervenuta quindi il presidente CAI Della Monica che ha spiegato il sistema delle adozioni internazionali dopo la ratifica della convenzione AJA chiarendo la centralità e i compiti inderogabili ed esclusivi della Commissione (interesse superiore del minore, sussidiarietà, cooperazione internazionale, autorizzazione e controllo degli enti, raccolta e lettura dei dati statistici). Ha precisato che la CAI è l' autorità centrale del nostro paese che opera sotto l'egida del Presidente del Consiglio dei Ministri. Individua quindi i diversi compiti e le competenze che la nostra legislazione attribuisce alle Regioni, affinché non vi siano sovrapposizioni tra CAI e Regioni ma sinergie nella tutela dei diritti dei minori. Ha quindi invitato la Regione a lavorare insieme perché l'intervento normativo della stessa sia coordinato e coerente con le norme e le competenze dell'Autorità centrale in materia di adozioni internazionali.

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          • #6
            La lettera della nostra presidentessa in occasione delle feste natalizie:

            Quando ero piccola ricordo che la cosa che mi affascinava di più del presepe e più mi faceva sognare era la piccola stella cometa, di plastica e porporina, che si illuminava con piccole luci dorate. A guardarla ora, patinata dal tempo, ma ancora in bella mostra nel presepe allestito a...


            Auguriiiii....

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            • #7
              Congo - non è tutto finito....anzi.

              E c'è chi dice che è tutto sotto controllo.... Che non bisogna parlare....

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              • #8
                L'inchiesta di Mafia Capitale colpisce anche i centri di accoglienza.

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                • #9
                  Anche il portale della scuola online pubblica le linee guida, inviate a tutti gli istituti comprensivi d'Italia, prima di Natale.



                  Tra qualche settimana UFAI vi metterà a conoscenza di una iniziativa volta a supportare le famiglie su questo delicato argomento.

                  Per informazioni e iscrizioni gratuite:

                  Comitato famiglie adottive - Adottare un bambino, consigli, adozione nazionale e internazionale.


                  Pagina Facebook Pubblica: https://www.facebook.com/comitatofamiglie

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                  • #10
                    LE CULLE TERMICHE PER I NEONATI DA DARE IN ADOZIONE:

                    Questa notizia è passata un poco sotto silenzio.

                    Questo progetto che tra l'altro non è operativo solo a Firenze, sta permettendo a tanti bambini di sopravvivere e di poter poi trovare una famiglia, invece di morire in qualche cassonetto, come le cronache, tristemente, ci riportano qualche settimana fa.

                    Anche questo gesto, è un profondo atto di amore. Siete d'accordo?

                    E' stata abbandonata nella culla termina dell'ospedale fiorentino di Careggi il giorno di Capodanno. La bimba di origine caucasica, che pesa un chilo e 700 grammi, è la prima neonata...

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                    • #11
                      Nuove linee guida che gli Enti dovrebbero rispettare...sarà cosi?

                      Il motore di ricerca ti aiuta a trovare esattamente ciò che stai cercando. Trova informazioni, video, immagini e risposte pertinenti in tutto il Web.

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                      • #12
                        BONUS BEBE' - Ecco come ottenerlo

                        Tra le tante attese novità del 2015 c’è il tanto atteso bonus bebè, ovvero il sussidio di ottanta euro al mese erogato dal governo Renzi alle famiglie che a partire dal prossimo gennaio avranno un bambino sia nato con parto naturale che adottato. “Al fine di incentivare la natalità e contribuire alle spese per il […]

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                        • #13
                          LINEE GUIDA SUGLI ALUNNI ADOTTATI - LA LOMBARDIA LE RECEPISCE E LE DIFFONDE

                          L'ufficio scolastico della Regione Lombardia recepisce le linee guida e le diffonde.

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                          • #14
                            UFAI vi segnala il seguente articolo della giornalista Gabriella Meroni, uscito su Vita.it

                            Adozioni in Congo: i genitori, perché la Cai tace?

                            Decine di bambini già da tempo adottati da coppie italiane attendono i abbracciare i loro genitori a Kinshasa. Ma la Commissione adozioni continua a mantenere un silenzio assoluto su trattative e contatti. E mentre negli altri paesi che hanno adottato in Congo montano le proteste, da noi le coppie si sentono abbandonate.

                            Decine di bambini già da tempo adottati da coppie italiane attendono i abbracciare i loro genitori a Kinshasa. Ma la Commissione adozioni continua a mantenere un silenzio assoluto su trattative e contatti. E mentre negli altri paesi che hanno adottato in Congo montano le proteste, da noi le coppie si sentono abbandonate. E chiamano i giornali



                            Comitato famiglie adottive - Adottare un bambino, consigli, adozione nazionale e internazionale.


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                            • #15
                              Questa immagine propone un messaggio forte e chiaro.
                              E' questa la "buona scuola" che vorremmo per i nostri figli.

                              Che ne pensate?

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