Ciao a tutti,bello tutto arancione, vediamo se riesco ad entrare.
Annuncio
Collapse
No announcement yet.
bolivia
Collapse
X
-
ottobre 3, 2011 - 8:12 BOLIVIA
AUMENTANO IMPORTAZIONI DI ALIMENTI
Economia e politica
La Bolivia perde la sua sovranità alimentare. L’affermazione è dell’Istituto boliviano del commercio estero (Ibce) nel documento che accompagna gli ultimi dati sulle importazioni: dalle 298.000 tonnellate di alimenti acquistate all’estero nel 2010, si è passati, solo tra gennaio e giugno di quest’anno, a 503.000 tonnellate, per un valore totale di 375 milioni di dollari.
L’aumento più significativo interessa lo zucchero, da appena 8 tonnellate nel 2010 a 91.255 nel 2011 (per 78 milioni di dollari). “Fino a pochi anni fa la Bolivia era un paese esportatore di mais. Oggi lo importa. Da gennaio a luglio ne ha comprate 84.000 tonnellate” si legge nella nota.
Nel 2009, le importazioni di grano erano scese, ma dall’inizio dell’anno hanno quasi raggiunto lo stesso numero (114.000 tonnellate) “e il cattivo raccolto potrebbe comportare più importazioni” avverte l’Ibce.
Il governo ha peraltro imposto restrizioni alle esportazioni di alcuni generi alimentari, una politica contestata dagli imprenditori del settore agro-zootecnico secondo i quali non incentiva la produzione.
[FB]
Comment
-
Eccomi qui.
Ero un po' "combattuto" per il primo messaggio, se postarlo in Bolivia o in Perù
Poi, visto l'avvicinarsi del mitico Dia de Bolivia e considerato che il mio sureٌo, poverino, è già in minoranza e si merita qualcosina in più...
A sabato...stavolta "prestino" (facciamo saltare scuola ragazzi ed il lavoro di mamma!).
Giorgio
Comment
-
ottobre 3, 2011 - 19:47 BOLIVIA
RIPARTE VERSO LA PAZ MARCIA INDIGENI
Economia e politica Giustizia e Diritti umani Primo Piano
Si trova a meno di 200 chilometri da La Paz, la capitale, il corteo di 800 indigeni che nel fine settimana hanno ripreso la loro marcia di denuncia della costruzione di un tratto di strada attraverso il Parco nazionale Isiboro Sécure (Tipnis), in Amazzonia, riserva delle comunità native. Ieri hanno raggiunto il villaggio di Palos Blanco dopo aver percorso senza difficoltà una ventina di chilometri, in totale assenza di forze dell’ordine .
La marcia, partita il 15 agosto da Trinidad, è stata fermata il 25 settembre nel piccolo centro di Yucumo (nord-est) da un intervento repressivo delle forze dell’ordine, intervenute con gas lacrimogeni, che si è concluso con qualche ferito.
In solidarietà con gli indigeni, mercoledى scorso migliaia di persone ai quattro angoli del paese hanno aderito allo sciopero generale di 24 ore indetto dalla Centrale operaia boliviana (Cob), principale sindacato in Bolivia. La repressione ha anche aperto una crisi politica, segnata dalle dimissioni di due ministri di primo piano, oltre ad aver intaccato l’immagine, anche mediatica, del presidente Evo Morales.
Carlos Romero, ministro alla presidenza, ha dichiarato che il governo auspica l’apertura di un dialogo con gli indigeni “in qualsiasi momento”. Intervenuto proprio ieri sulla ripresa della marcia, Morales ha formulato il sospetto che “la difesa dei diritti della terra madre possa occultare motivazioni politiche con l’obiettivo della destra e dell’opposizione di far saltare le elezioni giudiziarie di ottobre e ledere alla democrazia”.
La Cob ha minacciato di indire un nuovo sciopero generale di 48 ore per giovedى e venerdى se entro mercoledى il governo non dovesse accogliere la rivendicazione degli indigeni su Tipnis e far applicare l’accordo salariale firmato ad aprile. A sostegno di Morales, organizzazioni contadine hanno annunciato una marcia a favore del presidente per il 12 ottobre, giorno in cui gli indigeni potrebbero appunto raggiungere La Paz.
[VV]
Comment
-
Originariamente Scritto da jcornit Visualizza Messaggio..... (facciamo saltare scuola ragazzi ed il lavoro di mamma!).
molto molto molto bene
Comment
-
Originariamente Scritto da Vanje Visualizza Messaggiomolto molto molto bene
Giorgio
Comment
-
ottobre 7, 2011 - 9:55 BOLIVIA
SECONDO GIORNO DI SCIOPERO, PROSEGUE MARCIA INDIGENI
Economia e politica Giustizia e Diritti umani Primo Piano
Sta avendo un certo seguito lo sciopero generale di 48 ore indetto dalla Centrale operaia boliviana (Cob), principale sindacato in Bolivia: ieri il traffico è stato bloccato e molti centri sanitari e scuole sono rimasti chiusi al centro di La Paz. Fonti di stampa locale riferiscono tuttavia che molti negozi e banche hanno aperto regolarmente mentre nei quartieri periferici i mezzi pubblici erano in servizio.
Pedro Montes, segretario esecutivo del Cob, ha sottolineato che si tratta di una protesta tesa a spingere il governo del presidente Evo Morales a applicare l’accordo salariale firmato ad aprile per la rivalutazione degli stipendi dopo il forte aumento dei prezzi tra fine 2010 e l’inizio del 2011. Montes ha annunciato per oggi una nuova manifestazione di sostegno ai “fratelli indigeni”, impegnati dal 15 agosto in una marcia di denuncia della costruzione di un tratto di strada attraverso il Parco nazionale Isiboro Sécure (Tipnis), in Amazzonia, riserva delle comunità native.
Dopo essere stata fermata il 25 settembre nel piccolo centro di Yucumo (nord-est) da un intervento repressivo delle forze dell’ordine, la marcia degli indigeni sta proseguendo senza incidenti verso La Paz. Il quotidiano boliviano ‘La Razَn’ riferisce che il corteo ha raggiunto in serata la località di Carrasco, a una ventina di chilometri dal capoluogo della provincia di Caranavi, a circa 190 chilometri a nord-est dalla capitale. Rafael Quispe, un dirigente del collettivo degli indigeni di ‘Conamaq’ ha annunciato che si rivolgerà alla Commissione interamericana dei diritti umani (Cidh) per “tutelarsi dalla persecuzione politica del potere socialista di cui è vittima”.
In più occasioni il presidente Morales ha accusato i partecipanti alla marcia di essere manipolati politicamente dall’opposizione mentre lo stesso Quispe è sospettato di intrattenere “contatti regolari e dubbiosi” con l’ambasciata degli Stati Uniti in Bolivia. A sostegno di Morales, organizzazioni contadine hanno convocato una marcia per il 12 ottobre, giorno in cui gli indigeni potrebbero appunto raggiungere La Paz.
Intanto, dopo la destituzione di due ministri di primo piano, quelli dell’Interno e della Difesa, in relazione alla repressione della marcia indigena, ieri è stato sospeso dal suo incarico anche il vice-comandante nazionale della polizia, il generale سscar Muٌoz.
[VV]
Comment
-
Per avere un quadro più completo della situazione riguardo alla costruzione dell'autosstrada in Amazzonia consiglio la lettura di questo articolo:
Comment
Comment